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Giugno 19, 2025

Lavoro straordinario: ore massime, retribuzione e tassazione

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Come funziona il lavoro straordinario? Quanto viene pagato? Quante ore si possono fare e come funziona la tassazione degli straordinari?

Il lavoro straordinario rappresenta l’attività svolta oltre l’orario normale previsto dal contratto. Può essere richiesto in modo occasionale o regolare, ma sempre entro i limiti stabiliti dalla legge e dai contratti collettivi.

In questo articolo vedremo cos’è il lavoro straordinario, come viene retribuito e qual è la tassazione prevista. Parleremo anche di straordinari festivi, notturni e obbligatori, chiarendo diritti e doveri di lavoratori e aziende.




Lavoro straordinario: definizione e caratteristiche

Con lavoro straordinario si intende l’attività svolta da un dipendente oltre l’orario di lavoro previsto dalla legge o dal contratto. In altre parole, rappresenta un’estensione dell’orario normale di lavoro.

Per i lavoratori full-time, l’orario ordinario è pari a 40 ore settimanali. La normativa consente però di superare questo limite, a patto che non si oltrepassi la media di 48 ore settimanali.

Le ore straordinarie devono essere sempre retribuite con una maggiorazione, che varia in base al momento in cui vengono svolte. Ad esempio, bisogna considerare se le ore straordinarie sono svolte di notte, nei giorni festivi o nel fine settimana.

Inoltre, gli straordinari possono essere:

  • Programmati, cioè concordati in anticipo tra azienda e lavoratore.
  • Improvvisi, quando richiesti per urgenze operative o situazioni eccezionali.

Quando si parla di lavoro straordinario, è importante distinguere quest’ultimo dal lavoro supplementare. Il primo riguarda i soli dipendenti full-time. Il secondo, invece, si applica ai contratti part-time.

Anche i lavoratori part-time, infatti, possono essere chiamati a lavorare oltre l’orario pattuito. Tuttavia, le ore aggiuntive non possono superare il limite massimo del 25% delle ore previste nel contratto.

Il lavoro supplementare deve essere retribuito o compensato. Inoltre, la richiesta dell’azienda deve comunque tenere conto delle condizioni personali del dipendente.



Lavoro straordinario: normativa vigente in Italia

In Italia, la disciplina del lavoro straordinario è regolata principalmente da due fonti normative:

  • L’articolo 2108 del Codice Civile
  • Il Decreto Legislativo n. 66/2003

L’articolo 2108 stabilisce che al lavoratore impegnato oltre l’orario contrattuale spetta una maggiorazione retributiva. Tale maggiorazione è applicabile anche alle prestazioni notturne, se non previste dalla turnazione. L’entità e le modalità di questa maggiorazione vengono definite dai contratti collettivi o da normative settoriali.

Il Decreto Legislativo n. 66/2003, invece, fissa i limiti orari e le condizioni per il ricorso agli straordinari. In particolare, come visto, l’orario normale di lavoro è di 40 ore settimanali. Tuttavia, è possibile arrivare fino a 48 ore settimanali, calcolate come media su un periodo di riferimento, generalmente di 4 mesi (estendibile a 6 dal CCNL).

Il decreto stabilisce anche che le ore di straordinario non possono superare le 250 ore all’anno, salvo diverse previsioni contrattuali. Non esistono limiti giornalieri fissi, ma la legge impone un riposo minimo di 11 ore ogni 24. Questo implica un massimo teorico di 13 ore lavorative giornaliere, inclusi gli straordinari.

Infine, è bene ricordare che i CCNL possono stabilire regole differenti rispetto a quanto previsto dalla normativa generale, adattandosi alle esigenze specifiche dei diversi settori.



Condizioni per il ricorso al lavoro straordinario

Il ricorso al lavoro straordinario non può avvenire in modo arbitrario. La normativa italiana, infatti, stabilisce alcune condizioni precise per poter richiedere al dipendente di lavorare oltre l’orario ordinario.

La prima condizione riguarda la necessità di un accordo tra le parti. In assenza di diversa previsione nel CCNL, il datore di lavoro deve ottenere il consenso del lavoratore per poter richiedere prestazioni straordinarie. In alcune situazioni, tuttavia, il contratto collettivo può già prevedere la possibilità di ricorrere agli straordinari, fissandone limiti e modalità.

Oltre all’accordo, è necessario che ricorrano motivi specifici che giustifichino l’estensione dell’orario di lavoro.

In particolare, il Decreto Legislativo n. 66/2003 prevede che lo straordinario sia ammesso nei seguenti casi:

  • Esigenze tecniche o produttive di carattere eccezionale, impreviste o non programmabili, che richiedano una risposta tempestiva per garantire la continuità del processo lavorativo.
  • Cause di forza maggiore, come emergenze o situazioni straordinarie che impongono un prolungamento dell’attività lavorativa.
  • Eventi particolari, come mostre, manifestazioni, fiere o iniziative simili che richiedano una disponibilità di personale oltre il normale orario di lavoro.

Queste condizioni sono pensate per tutelare sia le esigenze dell’impresa che i diritti del lavoratore. In questo modo, infatti, è possibile evitare un uso eccessivo o improprio delle ore di lavoro straordinario.



Lavoro straordinario: retribuzione e maggiorazioni

Quando si parla di lavoro straordinario, è importante considerare anche come viene retribuito. Ogni ora di straordinario deve infatti essere pagata con una maggiorazione rispetto alla retribuzione ordinaria.

Questo principio è stabilito dalla normativa italiana e ribadito nei principali contratti collettivi nazionali. Le percentuali di maggiorazione, tuttavia, non sono fisse ma variano a seconda di diversi fattori.

In particolare, contano il tipo di straordinario (diurno, notturno, festivo) e il contratto collettivo applicato dall’azienda. Per questo motivo, è sempre importante verificare il proprio CCNL di riferimento per conoscere le regole specifiche.

Ad esempio, il CCNL Commercio prevede:

  • Una maggiorazione del 15% per le ore dalla 41ª alla 48ª della settimana.
  • Un 20% per le ore oltre la 48ª.
  • Una maggiorazione del 35% per lo straordinario svolto nei giorni festivi.
  • Un 55% per lo straordinario notturno.

Nel CCNL Metalmeccanici, invece, troviamo:

  • Un 25% di maggiorazione per le prime due ore di straordinario.
  • Un 30% per le ore successive.
  • Percentuali ancora più elevate per il lavoro festivo o notturno.


Tassazione degli straordinari

Quando vengono svolte ore di straordinario, è importante sapere che queste concorrono al reddito imponibile del lavoratore. Gli importi percepiti per l’attività straordinaria, infatti, vanno a sommarsi al reddito complessivo, incidendo di conseguenza sul calcolo delle imposte.

Le ore straordinarie sono soggette alle aliquote IRPEF vigenti, esattamente come la retribuzione ordinaria. Inoltre, non esistono oggi agevolazioni fiscali specifiche per il lavoro straordinario.

In alcuni casi, gli straordinari possono anzi spingere il reddito annuo del lavoratore oltre uno degli scaglioni previsti. Quando ciò accade, scatta l’aliquota IRPEF successiva e il dipendente subisce una tassazione più alta.

Ad esempio, prendiamo in considerazione il caso di un lavoratore con reddito vicino ai 28.000 € annui. A causa degli straordinari, il dipendente potrebbe superare questa soglia, rientrando nello scaglione IRPEF successivo. In questo caso, perciò, non verrebbe più applicata un’aliquota del 25%, bensì del 35%.

Va comunque ricordato che per calcolare la tassazione degli straordinari si procede prima alla deduzione dei contributi INPS a carico del lavoratore. Solo dopo aver ottenuto l’imponibile fiscale si applicano le aliquote IRPEF corrispondenti.



Diritto al rifiuto del lavoro straordinario

Sebbene il lavoro straordinario sia previsto dalla legge, esistono situazioni specifiche in cui il dipendente può legittimamente rifiutarsi di svolgerlo. Il diritto al rifiuto si basa sulla tutela di esigenze personali rilevanti o sulla necessità di garantire condizioni di lavoro corrette.

I principali casi in cui il lavoratore può rifiutare lo straordinario sono:

  • I lavoratori studenti o minorenni possono rifiutare il lavoro straordinario per garantire il diritto allo studio o per motivi di tutela della salute. La legge riconosce a queste categorie una protezione particolare.
  • In presenza di giustificati e comprovati motivi di rilevante gravità, come problemi di salute o emergenze familiari, il lavoratore ha il diritto di non prestare ore aggiuntive.
  • Se manca la buona fede da parte del datore di lavoro. Ad esempio, in caso di abuso o violazione degli accordi contrattuali, il dipendente può opporsi alla richiesta.
  • Quando la richiesta di straordinario è implicita e non è stata concordata espressamente, il lavoratore può rifiutarsi di svolgere ore aggiuntive.

In tutti gli altri casi, il rifiuto ingiustificato di effettuare lavoro straordinario può essere considerato un inadempimento. Il lavoratore può così andare incontro a conseguenze disciplinari, come richiami o sanzioni.



Strumenti di gestione del lavoro straordinario

Una gestione efficace del lavoro straordinario è fondamentale per il rispetto delle normative vigenti e una corretta organizzazione. Per questo motivo, è importante adottare strumenti adeguati, capaci di garantire l’equilibrio tra le esigenze aziendali e i diritti dei lavoratori.

Tra le soluzioni più diffuse troviamo la banca ore, un sistema che consente di accumulare le ore di straordinario svolte. Invece di ricevere subito il pagamento, il dipendente potrà poi recuperarle successivamente sotto forma di riposi compensativi.

Accanto alla banca ore, un altro strumento essenziale è il monitoraggio delle presenze. Rilevare correttamente le ore lavorate è infatti indispensabile per rispettare i limiti previsti, evitando abusi o contestazioni.

Per garantire un monitoraggio efficiente, è fondamentale utilizzare strumenti di rilevazione flessibili e adattabili. Questi, in particolare, devono essere in grado di registrare ogni tipologia di straordinario, sia diurno che notturno o festivo.

Per semplificare e velocizzare la gestione del lavoro straordinariole aziende possono affidarsi a strumenti digitali per la rilevazione presenze, come Altamira Presenze.

Grazie ai software in cloud più moderni è possibile:

  • Automatizzare il calcolo e l’attribuzione degli straordinari, applicando le regole aziendali su fasce orarie, maggiorazioni e tipologie (diurno, notturno, festivo).
  • Permettere a dipendenti e responsabili di gestire richieste e approvazioni in autonomia, riducendo il carico sull’amministrazione.
  • Controllare e correggere anomalie rapidamente, grazie a notifiche push e funzionalità disponibili sia su app nativa che via browser.
  • Integrare i dati con il software paghe per eliminare il data entry manuale e velocizzare la produzione dei cedolini.

Adottare sistemi di gestione adeguati come Altamira non solo consente di pianificare le risorse, ma aiuta anche a prevenire conflitti. Questo permette di promuovere un ambiente di lavoro più sereno, aumentando efficienza e produttività.

screenshot Altamira

Sanzioni per il superamento dei limiti di straordinario

Il rispetto dei limiti di lavoro straordinario non è solo una questione di correttezza, ma anche un obbligo giuridico. In caso di violazione, infatti, il datore di lavoro rischia sanzioni amministrative anche rilevanti.

Queste variano in base alla gravità della violazione stessa e al numero di lavoratori coinvolti. In particolare, il superamento della durata media dell’orario settimanale di 48 ore, calcolato su un periodo di 4 mesi:

  • Comporta una sanzione da 240€ a 1.800€.
  • Se la violazione riguarda più di 5 lavoratori o si ripete in almeno 3 periodi di riferimento, la sanzione aumenta da 960€ a 3.600€.
  • Se coinvolge più di 10 lavoratori o si verifica per almeno 5 periodi, si arriva a un importo tra 2.400€ e 12.000€, senza possibilità di pagamento ridotto.

Anche il ricorso al lavoro straordinario oltre le 250 ore annue senza disciplina collettiva applicabile e la compensazione irregolare del lavoro straordinario sono sanzionabili.

In questi casi:

  • La multa va da 25€ a 154€.
  • Se riguarda più di 5 lavoratori o si verifica per oltre 50 giornate lavorative nell’anno, la sanzione va da 154€ a 1.032€.
  • La sanzione si applica una sola volta, senza moltiplicazione per il numero di lavoratori coinvolti.

Sono previste sanzioni anche per altre irregolarità, tra cui:

  • La mancata registrazione delle ore straordinarie comporta una sanzione amministrativa da 150€ a 1.500€. Se riguarda più di 10 lavoratori, la sanzione aumenta da 500€ a 3.000€.
  • Il pagamento “fuori busta” comporta una sanzione amministrativa da 150€ a 900€. Se riguarda più di 5 lavoratori o un periodo superiore a 6 mesi, la sanzione va da 600€ a 3.600€.
  • L’impiego irregolare di minori comporta l’arresto fino a 6 mesi o ammenda fino a 5.164€.


Impatto del lavoro straordinario sui dipendenti

Il lavoro straordinario, se usato con moderazione, può portare benefici a breve e lungo termine. Tuttavia, un impiego eccessivo rischia anche di compromettere produttività, benessere e sicurezza dei dipendenti.

In particolare:

  • Il ricorso al lavoro straordinario può effettivamente migliorare la produttività, consentendo di rispettare scadenze urgenti o gestire picchi di lavoro. Tuttavia, quando diventa una pratica costante, le performance tendono a diminuire, a causa della crescente fatica fisica e mentale.
  • Il rischio di burnout cresce se i dipendenti sono costantemente sottoposti a orari di lavoro prolungati senza adeguate pause. L’accumulo di stress può generare esaurimento emotivo, riduzione della motivazione e un aumento dei tassi di assenteismo.
  • Il ricorso frequente al lavoro straordinario compromette anche l’equilibrio tra vita privata e professionale. I dipendenti faticano a trovare tempo per la famiglia, gli interessi personali e il riposo. Questo ha un impatto diretto sulla loro soddisfazione generale e comporta un progressivo calo dell’engagement e della fedeltà verso l’azienda.
  • I turni di lavoro prolungati aumentano in modo significativo il rischio di infortuni sul lavoro. La stanchezza fisica, la perdita di concentrazione e i tempi di reazione rallentati rendono infatti più probabili errori e incidenti. Questo mette a rischio non solo il dipendente, ma anche l’intero ambiente di lavoro.


Alternative al lavoro straordinario

L’utilizzo del lavoro straordinario non è sempre la soluzione più sostenibile per gestire periodi di maggiore attività. Per fortuna, esistono alternative più efficaci che permettono di mantenere elevati livelli di produttività senza gravare sul benessere dei dipendenti.

Una revisione della distribuzione del carico di lavoro, ad esempio, consente di ottimizzare l’impiego delle risorse esistenti. Una pianificazione più efficiente, infatti, permette di gestire meglio i picchi di attività senza sovraccaricare il personale.

L’assunzione di personale temporaneo o il ricorso all’outsourcing, invece, rappresentano un’ulteriore soluzione per affrontare aumenti di lavoro stagionali o straordinari. Affidare alcuni compiti a risorse esterne aiuta a mantenere costante il carico sui dipendenti interni, evitando stress e affaticamento.

Infine, l’automazione dei processi offre un’opportunità concreta per ridurre il bisogno di straordinari, migliorando l’efficienza dei flussi di lavoro. Adottare strumenti digitali e soluzioni tecnologiche, per esempio, consente di velocizzare attività ripetitive, liberando tempo per i compiti più strategici.



Conclusione

Come abbiamo visto, la corretta gestione del lavoro straordinario è molto più di un semplice obbligo normativo. Un uso equilibrato delle ore extra, infatti, aiuta a mantenere alta la produttività e a prevenire rischi per la salute e la sicurezza.

Per questo motivo, è fondamentale che le aziende si dotino di strumenti efficaci per monitorare e gestire le ore lavorate. Solo in questo modo, infatti, è possibile costruire un ambiente di lavoro più sano e sostenibile, nel quale azienda e dipendenti possano crescere.



FAQ – Domande frequenti sul Lavoro straordinario


1) Cos’è il lavoro straordinario e in cosa si differenzia da quello supplementare?

Il lavoro straordinario è l’attività prestata oltre l’orario normale di lavoro, che in Italia è fissato a 40 ore settimanali. Il lavoro supplementare, invece, riguarda i lavoratori part-time e consiste nelle ore lavorate oltre l’orario concordato. Perciò, lo straordinario supera il normale orario massimo, mentre il supplementare integra un contratto part-time senza oltrepassarlo.


2) Come è pagato il lavoro straordinario?

Il lavoro straordinario viene retribuito con una maggiorazione rispetto alla normale paga oraria. La percentuale di maggiorazione varia a seconda dei contratti collettivi nazionali di lavoro (CCNL) e può aumentare ulteriormente se lo straordinario è prestato in giorni festivi o durante turni notturni. Oltre alla retribuzione maggiorata, in alcuni casi i contratti prevedono anche il diritto a riposi compensativi.


3) Come è tassato il lavoro straordinario?

La retribuzione per lavoro straordinario è soggetta alla normale tassazione IRPEF come il resto dello stipendio. Tuttavia, in alcuni casi, la legge prevede una tassazione agevolata per il lavoro straordinario. È importante verificare se il proprio contratto o le normative vigenti prevedono aliquote ridotte.


4) Cosa prevede la normativa e quali sono le sanzioni?

Il Decreto Legislativo n. 66/2003 disciplina il lavoro straordinario, fissando limiti precisi sul numero massimo di ore. Sono previste sanzioni amministrative significative in caso di violazioni, come il superamento dei limiti di orario o il mancato pagamento delle maggiorazioni. In casi più gravi, come per i minorenni, sono previste anche sanzioni penali. Il rispetto delle norme tutela sia il datore di lavoro che i dipendenti.


5) Come gestire al meglio il lavoro straordinario?

Una gestione efficace del lavoro straordinario passa da una corretta pianificazione delle attività e da un uso consapevole delle risorse. È importante monitorare costantemente le ore lavorate, evitare abusi e promuovere alternative come l’assunzione temporanea o l’automazione dei processi. Strumenti digitali e software specifici aiutano a controllare i flussi di lavoro e a garantire il rispetto della normativa.





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