Molte ricerche di lavoro iniziano digitando la posizione desiderata su un motore di ricerca. Scommetto che anche tu hai usato questo metodo almeno una volta nella vita!
È quindi naturale, per un recruiter, voler scrivere un annuncio di lavoro che riceva la maggiore visibilità possibile nei risultati presentati da Google, Bing ecc.
Maggiore visibilità vuol dire un più alto tasso di redemption e maggiori possibilità di trovare il profilo giusto, soprattutto se l’offerta di lavoro è abbastanza dettagliata da filtrare fin dall’inizio buona parte dei candidati non idonei.
Al giorno d’oggi, è difficile che l’annuncio pubblicato su un Career Site compaia ai primi posti per una ricerca molto generale. A farla da padrone nelle classifiche di Google & company sono infatti le job board come Indeed , Trovolavoro e Careerjet.
Ciò non toglie che una strategia SEO (search engine optimization) di base nella scrittura degli annunci di lavoro rimanga fondamentale.
Sia perché permette di avere maggiore visibilità all’interno dei motori di ricerca del lavoro come Monster, che molto spesso seguono logiche (algoritmi) simili a quella di Google, sia perché per annunci di lavoro specifici c’è ancora spazio per posizionare direttamente il career site della propria azienda.
I candidati che approdano a un annuncio tramite una ricerca, soprattutto se specifica, hanno inoltre maggiori possibilità di “convertirsi” in candidati. Questo perché visualizzano l’offerta a seguito di una ricerca attiva, interessata e mirata.
Il SEO è una disciplina sconfinata, in cui spesso si scontrano teorie contrapposte e l’attenzione per i dettagli diventa quasi maniacale. In questo articolo, ci limitiamo a fornirti alcune best practice facili da adottare e con buoni ritorni.
Ecco le sei fasi da seguire nella scrittura di annunci di lavoro per Google!
- Ricerca delle parole chiave
- Scrittura dell’annuncio di lavoro
- Ottimizzazione grafica
- Promozione dell’annuncio
- Analisi dei risultati
- Valorizzazione dei contenuti
1. Ricerca delle parole chiave
L’errore più grande che si possa fare nella composizione di un annuncio di lavoro è tralasciare un’attenta ricerca delle parole chiave migliori da utilizzare.
Se non siamo in grado di incrociare le ricerche condotte dai potenziali candidati, infatti, la nostra offerta cadrà nel vuoto o attirerà l’attenzione dei profili “sbagliati”.
Per identificare le migliori parole chiave bisogna procedere su più fronti:
- Pensare con la testa (e il linguaggio) del potenziale candidato.
- Guardare gli annunci dei concorrenti in cerca d’ispirazione.
- Parlare con i manager di riferimento per far emergere nel dettaglio competenze, profilo ed esperienze ricercate.
- Utilizzare tool online per la ricerca delle keyword.
Se le prime due fasi possono essere condotte facilmente in autonomia, riuscire a parlare direttamente con i manager può essere complicato, soprattutto se si sta erogando un servizio esterno.
Per questo molto spesso è preferibile sottoporre loro un questionario, strutturato in modo da far emergere le parole chiave che più ci interessano, per poi utilizzarle durante la scrittura dell’offerta di lavoro.
Il Keyword Planner Tool
Per quanto riguarda gli strumenti di ricerca di parole chiave online, il più consigliato è il Keyword Planner Tool di AdWords (Google).
Questo strumento gratuito permette da una parte di conoscere rapidamente il volume di ricerca associato a una parola chiave (in numero di ricerche mensili), dall’altro di identificare un buon numero di sinonimi ed espressioni correlate.
Il grado di concorrenza permette anche di comprendere quanto sia elevata la competizione degli altri annunci.
Con una semplice ricerca è semplice accorgersi, per esempio, di come “sales assistant” sia molto più ricercato in Italia di “assistente alle vendite”.
Altri strumenti di ricerca parole chiave
Altri strumenti utili per identificare le parole chiave più ricercate ce li fornisce sempre Google.
Basta inserire un termine nella casella di ricerca perché ci suggerisca quelli a cui è associato più di frequente.
In questo caso, capiamo rapidamente come “senior sales manager” sia più ricorrente di “senior sales executive” e “senior sales assistant”.
In seguito a una ricerca, inoltre, il motore di ricerca presenta in basso una serie di voci correlate.
Un altro strumento utile nella redazione di un annuncio di lavoro è Google Trends, che ci aiuta a capire se una espressione è più o meno utilizzata di un’altra e se è soggetta a stagionalità.
In questo esempio vediamo come le ricerche di lavoro per gli animatori nel 2015 sono state particolarmente intense a fine febbraio. È prevedibilmente quello, dunque, il periodo migliore per andare a caccia di queste figure.
Un ultimo tool gratuito (a pagamento ne esistono molti) che ti consigliamo è Übersuggest, che come il nome lascia trasparire suggerisce un enorme numero di varianti alla propria keyword.
Tutte le parole chiave identificate torneranno utili in fase di scrittura dell’annuncio di lavoro.
2. Scrittura dell’annuncio di lavoro
Quando si tratta di scrivere un annuncio di lavoro che “funzioni”, la vera sfida è renderlo attraente sia per i motori di ricerca che per i candidati.
Per fortuna, Google è diventato e diventa sempre più “intelligente” e attento alla qualità.
Sono lontani i tempi in cui per ottenere i risultati migliori occorreva ripetere ossessivamente una parola chiave: oggi il segreto è creare una coerenza semantica.
Occorre, in pratica, circondare le parole chiave con tutti quei termini e quelle espressioni a esse strettamente correlati.
Questo vuol dire che sarà utile alternare un buon numero di sinonimi alle nostre parole chiave e, in generale, corredare la job description con tutti quei termini che Google, Bing ecc. prevedono di trovare in questo contesto.
Dove posizionare le parole chiave
Esistono dei punti nevralgici – perché di grosso impatto in ottica SEO – in cui la fantasia va ridotta al minimo e non bisogna rinunciare a usare le keyword individuate in precedenza.
Si tratta di:
- Title. Il “titolo” della pagina che compare sia nei risultati di ricerca che in alto nel browser una volta aperto l’annuncio. Può essere reso più accattivante specificando un benefit o più specifico indicando un requisito assolutamente necessario.
- Metadescription. La descrizione della pagina che compare sotto il titolo nei risultati dei motori di ricerca. Non ha vera e propria valenza SEO ma è utile per rafforzare il messaggio e invitare gli utenti a visitare l’annuncio.
- Heading. I titoletti gerarchici all’interno dell’annuncio. Un utilizzo intelligente di questi elementi nella scrittura dell’annuncio di lavoro serve anche a rendere più organizzato e leggibile il testo.
- URL. È bene che anche l’indirizzo web della pagina riporti le keyword: azienda, posizione aperta, località. Negli annunci pubblicati sui career site aziendali il nome dell’azienda è tipicamente già presente nel dominio e può essere omesso. Le job board come Altamira.it e i Career Site più avanzati sono strutturati in modo da ricavare title e metadescription dal testo inserito e da creare automaticamente URL contenenti le parole chiave.
- Dominio. Molto spesso, un dominio (la “radice” di un URL) che contenga alcune parole chiave invece del nome del brand può dare ottimi risultati, soprattutto quando il proprio marchio non è ancora molto conosciuto.
I risultati migliori in fase di scrittura di un annuncio di lavoro si ottengono sfruttando un editor specializzato come quello presente in Altamira Recruiting, che converte le formattazioni in tag HTML.
Consigli per la scrittura del corpo dell’annuncio di lavoro
- Un annuncio di lavoro non deve per forza essere noioso! Usa frasi breve e accattivanti e struttura il testo in modo che sia facile coglierne i punti chiave al primo sguardo. Aiutati con la formattazione!
- Presta attenzione soprattutto alle prime frasi. Devono contenere la parole chiave, attirare l’attenzione del lettore e chiarire la natura della posizione aperta.
- Combina le parole chiave con il termine “lavoro”, spesso presente nelle query degli utenti.
- Posiziona la descrizione dell’azienda in fondo, anche perché è una parte destinata a ripetersi quasi identica in più annunci (Google ama i testi originali).
- Fai attenzione alla lunghezza. Consigliamo più di 300 parole ma meno di 700.
- Usa sinonimi, abbreviazioni, riferimenti al brand e stop words (preposizioni, articoli ecc. tra le parole chiave).
- Non usare gergo aziendale: risulterà incomprensibile sia ai motori di ricerca che ai candidati;
- Meglio specificare il più possibile. Identifica nel dettaglio mansioni, requisiti e competenze richieste. Ricerca un “help desk junior per startup tecnologica” e non semplicemente un “help desk”. In questo modo otterrai visibilità nelle cosiddette long tail keyword: ricerche meno frequenti ma con molta meno concorrenza e più alto tasso di redemption.
3. Ottimizzazione grafica dell’offerta di lavoro
Per capire l’importanza di questo aspetto occorre pensare al nostro annuncio come fosse una landing page commerciale.
Il candidato che lo visualizza deve essere intrattenuto e piacevolmente impressionato quanto un cliente che visita una pagina con i nostri prodotti o servizi.
Inserire una immagine accattivante o un video può fare miracoli in tal senso. Le iniziative più fantasiose e ben riuscite possono persino diventare virali, apportando il vantaggio ulteriore (che evidenzieremo meglio tra poco) di un maggiore numero di link in entrata.
Anche la scelta della formattazione del testo non va sottovalutata: il ricorso al grassetto e al corsivo, a un colore diverso per gli heading e a punti elenco e numerati contribuisce a facilitare la lettura e l’interesse verso l’annuncio.
Ricordati di rinominare immagini e video con le giuste keyword e, laddove possibile, di inserirle anche nel tag <alt>. Per non appesantire troppo una pagina e rallentarne i tempi di caricamento, salva le immagini in un formato “leggero” come png o jpg e riducine ulteriormente il peso grazie a tool online come tinypng.
Ovviamente alcune di queste soluzioni per la corretta scrittura di annunci di lavoro per i motori di ricerca sono praticabili soltanto nel proprio Career Site aziendale.
4. Promozione dell’annuncio
Una volta redatto e pubblicato l’annuncio secondo i principi guida indicati, c’è altro che puoi fare per assicurarti che abbia massima visibilità?
Assolutamente sì!
Una delle strategie più efficaci per far sì che un annuncio occupi le prime posizioni sui motori di ricerca è quella di procurare link da altri siti e condivisioni sui social network.
Il primo passo è quello di segnalare le offerte sui social aziendali e personali, incoraggiando i colleghi a fare lo stesso. Se hai un blog aziendale, scrivi un articolo che contenga un link verso l’annuncio.
Puoi poi procedere a segnalare l’offerta di lavoro a tutti i siti potenzialmente interessati a segnalarlo.
Questa attività prende il nome di linkbuilding e ha due vantaggi. Da un lato aumenta il traffico diretto all’annuncio attraverso le segnalazioni sugli altri siti, dall’altro conferisce autorità alla tua pagina facendole guadagnare posizioni nelle SERP (classifiche di risultati) di Google.
Un ultimo consiglio: i motori di ricerca premiano le pagine più longeve purché vengano aggiornati nel tempo i contenuti. Se nella tua azienda o società di selezione siete sempre alla ricerca di un certo tipo di figura, quindi, invece di pubblicare e ritirare un annuncio ogni volta lasciate sempre attiva la pagina e aggiornatela con le ultime novità: nuove skill richieste, colleghi nel ruolo, nuovi referenti, ultimi benefit ecc. Ne guadagnerà in posizionamento!
5. Analisi dei risultati
Capire cosa sta funzionando nel tuo lavoro e cosa no è fondamentale per raggiungere i risultati prefissati. Per questo è utile disporre di strumenti di analisi che ti facciano capire quali annunci stanno ricevendo più candidature, da quale fonte ecc.
Per queste operazioni è indispensabile dotarsi di un software di recruiting in grado di raccogliere le informazioni e mostrarle in report chiari e personalizzabili sulle tue esigenze.
Ecco alcuni esempi di grafici prodotti dal nostro sistema di report:
6. Valorizzazione dei contenuti
Non solo gli annunci, ma tutto il materiale prodotto destinato ai possibili candidati (per esempio, un elenco dei benefit aziendali sulla pagina Lavora con noi) andrebbe curato con attenzione, sia dal punto di vista SEO che da quello stilistico.
Avere una figura dedicata agli aspetti di employer branding è quindi un’ottima idea per le aziende di ogni dimensione.
Che si tratti di una delle tante mansioni di un selezionatore o di un lavoro a tempo pieno, l’importante è che la persona incaricata si tenga aggiornata sulle continue evoluzioni del SEO e abbia ottime capacità di scrittura.
Crediti fotografici: ©Biletskiy Evgeniy/Fotolia