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Settembre 22, 2022

6 tool utili per l’employer branding e gli HR analytics

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In un precedente articolo del nostro blog avevamo parlato di come oggi i professionisti delle Risorse Umane, e in particolare quelli che si occupano di ricerca e selezione, debbano avere numerose competenze un tempo impensabili per questo ruolo.

In particolare, skill legate al marketing e all’IT, in modo da poter delineare e condurre una strategia di employer branding e poter analizzare i dati a loro disposizione per migliorare i processi.

Non sorprende quindi che un recruiter, oltre all’immancabile ATS, debba conoscere e utilizzare altri tool digitali per svolgere il proprio lavoro in maniera moderna.

In questo articolo ne presentiamo 6, tutti provvisti di una versione gratuita.



Canva

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Canva è un software in Cloud che permette di realizzare facilmente progetti grafici di livello quasi professionale senza bisogno di programmi di grafica complessi come Photoshop e Illustrator.

Che tu voglia creare una immagine per Instagram, cambiare la copertina della pagina aziendale su LinkedIn o preparare un’infografica con i benefit per i nuovi assunti, Canva ha ciò che fa al caso tuo.

Un gran numero di template disponibili e l’interfaccia intuitiva permettono di ottenere in pochi minuti risultati gradevoli, anche se affidarsi alla professionalità di un grafico per i progetti più importanti resta comunque consigliabile.

Canva è una buona scelta per quelle aziende che coinvolgono direttamente i recruiter nella strategia di employer branding, dato che permette loro di creare in autonomia contenuti accattivanti con cui attrarre i candidati.

La versione gratuita ha diverse limitazioni ma risulta sufficiente per le esigenze più comuni.



TinyPNG

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Quando si utilizzano le immagini sul web si può incorrere spesso in problemi di dimensioni.

File di dimensioni eccessive non possono essere allegati a una email, rallentano il caricamento di un sito e di un blog aziendale e costringono gli utenti a lunghe attese per poterli scaricare.

Per fortuna esistono molti siti che offrono strumenti per ridurre rapidamente le dimensioni delle immagini, ottenendo un forte risparmio di spazio senza grandi sacrifici in termini di qualità.

Ti segnaliamo in particolare TinyPNG. Non solo perché estremamente intuitivo da usare e sempre gratuito per un utilizzatore occasionale, ma anche per la divertente animazione che accompagna ogni operazione di riduzione. Chi non ama i panda?



Powtoon

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Il formato multimediale del momento è senz’altro il video: efficace, immersivo e coinvolgente, è perfetto anche per una campagna di employer branding.

Creare un video professionale è però piuttosto complesso e richiede competenze troppo avanzate per un recruiter, oltre a un budget considerevole.

Esistono però alcune piattaforme – software in cloud – che permettono di creare video e presentazioni di buona qualità grazie a template predefiniti facili da editare.

Disponibili anche in maniera gratuita – in quel caso con forti limitazioni – possono permetterti di creare contenuti video gradevoli ma senza eccessive pretese.

Per creare video più originali, allontanandosi dai template forniti, serve comunque una certa predisposizione e creatività.

Uno strumento che abbiamo avuto modo di provare è Powtoon, molto adatto per la creazione di video esplicativi. Visme, invece, sembra più adeguato alla creazione di infografiche video.



Hootsuite

Hootsuite banner

Chi si occupa di Social Recruiting o vuole comunque sviluppare una forte presenza sui social non può fare a meno di un programma di social media marketing come Hootsuite.

Questi programmi permettono di gestire più profili social da un unico hub, programmare post in anticipo, monitorare le conversazioni legate a determinati argomenti, pianificare annunci a pagamento ecc.

La versione gratuita di Hootsuite ti permette di collegare due account social e programmare fino a 5 post alla volta. È un’ottima soluzione anche per scoprire i temi caldi di un settore, soprattutto tramite le conversazioni su Twitter.



Google Analytics

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Il career site di un’azienda è oggi il fulcro della sua attività di recruiting ed employer branding ed è quindi una buona idea monitorarne le performance e il comportamento dei candidati che lo visitano.

Diventa quindi utile disporre di un software in grado di analizzare il traffico degli utenti. È molto probabile che l’ufficio IT e/o il dipartimento marketing aziendale utilizzino già questo strumento e possano fornire un accesso segmentato all’ufficio HR. Se il career site è stato creato dal provider di ATS, invece, dovrai verificare che offra questo servizio.

Oggi lo strumento di gran lunga più utilizzato è Google Analytics, che ha il vantaggio di essere gratuito, molto documentato e integrato con altri strumenti Google utili come Google ADS e Google Search Console. Attualmente, però, è finito nel mirino del Garante della Privacy per via dell’esportazione dei dati extra UE e neanche la versione 4 che anonimizza l’IP degli utenti sembra pienamente in regola.

In attesa che si definisca la situazione puoi anche sperimentare Matomo, un software fully compliant dato che i dati devono essere ospitati localmente su un tuo server.

Analizzare il comportamento degli utenti sul career site aziendale può farti capire molte cose. Se i contenuti di employer branding vengono visualizzati e quanto a lungo, qual è il tasso di abbandono dei form di candidatura (un alto tasso potrebbe suggerire la necessità di snellire il form e renderlo più agile), quali sono gli annunci più visti ecc.

Grazie al tuo ATS potrai poi unire questi dati ad altre informazioni quali le fonti dei CV ricevuti o dei candidati assunti.



Mailchimp

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Se in fase di candidatura raccogli il consenso dei candidati anche per operazioni di marketing o per l’iscrizione a una newsletter, puoi poi “coltivare” i candidati nel tempo, tenendoli informati sulle iniziative dell’azienda e sulle prospettive di lavoro e di carriera al suo interno.

I software a disposizione per l’invio massiccio di email sono numerosi. Uno dei più conosciuti è Mailchimp, molto semplice da utilizzare e dal costo abbordabile legato alle dimensioni del database.

Con uno strumento di questo tipo potrai creare facilmente una newsletter mensile dalla grafica gradevole e con tanto spazio per i contenuti che vorrai trasmettere.

Da monitorare, anche in questo caso, la posizione del Garante della privacy verso tutti i software di marketing non europei.




Credito fotografico: ©Otto/Adobe Stock