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Novembre 3, 2022

Trend HR 2023: la classifica dei più popolari

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Cerchi i trend HR per il 2024? Li trovi qui!


Identificare le tendenze in atto nel settore HR è un esercizio utile per qualunque azienda desideri restare competitiva sul mercato del lavoro e non solo.

Anche quest’anno tantissimi siti web, riviste ed esperti di Risorse Umane si sono cimentati nell’identificazione dei trend che più influenzeranno il futuro del settore HR.

Questo gran numero di voci, a volte in sintonia altre discordanti, può portare più confusione che chiarezza.

Per fare ordine e dare un quadro il più possibile completo e affidabile abbiamo realizzato una classifica dei trend HR più popolari per il 2023, frutto dell’analisi di 14 articoli autorevoli. Per ogni tendenza, abbiamo indicato tra parentesi quanti articoli l’hanno promossa.

Il 2023 vedrà aziende e uffici HR alle prese con l’enorme cambiamento frutto della diffusione del lavoro ibrido. Questa modalità di lavoro ha portato infatti enormi vantaggi a dipendenti e imprese, ma anche criticità da risolvere e cambiamenti strategici da apportare. Sarà anche un anno dedicato alla cura del dipendente, sia dal punto di vista della formazione che del benessere mentale.


Se vuoi scendere ulteriormente nel dettaglio, prosegui la lettura oltre la classifica: troverai una sintesi delle 14 fonti che abbiamo analizzato.



I 15 principali trend HR per il 2023


  1. Lavoro ibrido (10). Nel corso del 2022 abbiamo avuto modo di capire come il lavoro ibrido non sia una moda passeggera ma una realtà consolidata. Nato come risposta all’emergenza pandemica, l’hybrid work ha dimostrato evidenti vantaggi sulla retention dei dipendenti e la talent attraction, e anche i dati sulla produttività emersi nel 2022 sono confortanti. Per restare competitive, nel 2023 le aziende dovranno quindi garantire flessibilità e dare maggiore struttura al modello organizzativo, rivedendo la destinazione degli spazi fisici, individuando metriche adatte al nuovo assetto e risolvendo problemi come il proximity bias. Le riunioni importanti, per esempio, dovranno essere gestite in modalità pienamente ibrida per consentire a tutti di partecipare alla pari ovunque si trovino. Anche la stessa cultura aziendale andrà ridefinita.
  2. Sviluppo delle soft skill (8). Le aziende avvieranno ambiziosi programmi di reskilling e upskilling per dotare la forza lavoro di quelle competenze – soprattutto soft – necessarie per fronteggiare un mondo del lavoro in rapido cambiamento. La formazione porterà numerosi vantaggi: permetterà di identificare nuovi leader in azienda, renderà i dipendenti più versatili e performanti, aumenterà la retention e l’attraction. In questo modo le aziende potranno costruire in casa le competenze di cui hanno bisogno senza necessità di investire nel recruiting. A cambiare sarà anche la modalità di erogazione della formazione, con un maggior ricorso al micro learning e al micro mentoring e una generale tendenza a integrare la formazione nel lavoro di tutti i giorni.
  3. Benessere dei dipendenti (7). La cura del benessere fisico e mentale, ma anche economico, dei dipendenti sarà una delle principali priorità di ogni azienda. Dopo due anni di pandemia, molti dipendenti hanno mostrato segni di stress e burnout, a partire dagli stessi membri dell’ufficio HR. La composizione dei benefit aziendali dovrà quindi essere rivista con quest’ottica, adottando un approccio sempre più personalizzato. I vantaggi per le aziende saranno anche economici: molte ricerche hanno dimostrato che ridurre stress e burnout nel personale porta a un aumento della produttività.
  4. Valorizzazione dei dipendenti interni (6). Complici le difficoltà nel trovare nuovi talenti sul mercato del lavoro, le aziende cercheranno di valorizzare al massimo i profili interni. Da un lato, adottando una ricca strategia di coinvolgimento del personale che porti a una employee experience positiva, dall’altro procedendo con una mappatura delle competenze e dei percorsi di carriera che consenta a ciascun dipendente di raggiungere il massimo delle sue potenzialità. Fondamentale la creazione di percorsi formativi per sviluppare le capacità di leadership dei tanti nuovi manager e team leader in azienda.
  5. Diversity, Inclusion & Belonging (5). I temi della diversità e dell’inclusività sono sempre più attuali e determinanti per il successo delle aziende, anche perché gli organici, con la diffusione del lavoro da remoto, diventano sempre più internazionali. Dovranno quindi essere al centro della strategia dell’ufficio HR sin dalla fase di recruiting e onboarding. Alla diversity e all’inclusion nel 2023 si aggiungerà il tema del belonging, ovvero la necessità di sviluppare nei dipendenti un sentimento di appartenenza che li porti a lavorare con maggiore passione.
  6. HR Analytics (5). Poter tracciare e analizzare dati di molteplice natura è ancora più importante quando bisogna gestire una forza lavoro non più sempre presente in ufficio. Nel 2023 molte aziende faranno un uso sofisticato dei people analytics, utilizzandoli come supporto per le loro decisioni. Proseguirà anche la diffusione di strumenti predittivi basati su Intelligenza Artificiale. Infine, le aziende dovranno assumere o formare persone con le giuste competenze per organizzare e interpretare la grande mole di dati sul personale.
  7. Piattaforme HRM (5). Anche nel 2023 prosegue il trend che vede le aziende più inclini a scegliere piattaforme complete per la gestione delle Risorse Umane piuttosto che prodotti specialistici da integrare. I sistemi saranno prevalentemente in cloud (l’on-premise verrà del tutto abbandonato in quanto poco compatibile con il lavoro ibrido) e dotati di una app nativa che consenta ai dipendenti di accedere ai propri processi da ovunque. Le multinazionali e le aziende più grandi sceglieranno sistemi dotati di intelligenza artificiale, soprattutto per il recruiting.
  8. software HR
  9. Automazione (4). L’uso della tecnologia nel dipartimento Risorse Umane si farà più sofisticato. In particolare, il ricorso all’automazione per la gestione di numerosi processi (dal recruiting all’onboarding fino alla rilevazione delle presenze) ridurrà il carico di lavoro sui professionisti HR permettendo loro di occuparsi di temi più strategici. Anche le attività di compliance potranno essere largamente automatizzate. Per sfruttare appieno le possibilità dei moderni software HR il dipartimento HR dovrà formarsi su questi temi e introdurre la figura del digital HR.
  10. Cultura aziendale e Corporate responsability (4). Dopo i cambiamenti organizzativi che hanno portato alla diffusione del lavoro ibrido, anche la cultura aziendale andrà modernizzata. I lavoratori, soprattutto delle ultime generazioni, sono sempre più attenti ai temi etici e della sostenibilità. Si aspettano un’azienda in grado di prendere posizione sulle questioni più rilevanti e di trasmettere le certezze di cui hanno bisogno. Le realtà che cureranno bene questo aspetto acquisiranno un vantaggio competitivo in sede di attraction e retention.
  11. Remote work (4). Anche il lavoro a distanza – o in full remote – è cresciuto e continuerà a crescere nei prossimi anni, nonostante molte aziende spingeranno per un modello ibrido. I vantaggi per i dipendenti sul fronte equilibrio lavoro-vita privata sono tanti, anche se occorre prestare attenzione al tema della disconnessione digitale. Il rischio è che i dipendenti sentano di dover essere sempre reperibili, compromettendo la loro vita familiare. All’ufficio HR il compito di stilare una policy rigorosa che li salvaguardi.
  12. Employer Branding (3). Il recruiting assomiglierà sempre più al marketing e le aziende investiranno moltissimo nella strategia di employer branding, procurandosi la giusta tecnologia al suo supporto e creando una forte presenza sui social network. Per poter eseguire la strategia il dipartimento Risorse Umane dovrà sviluppare nuove competenze, necessarie per la gestione del career site e delle community di candidati. Otterranno in cambio una riduzione dei costi di ricerca e selezione e un miglioramento dei risultati.
  13. Feedback (2). Per apportare i giusti cambiamenti il team HR avrà bisogno di tornare ad ascoltare la voce dei collaboratori. Ci sarà quindi un maggiore ricorso a survey e una più frequente raccolta di feedback che serviranno a configurare l’offerta di benefit, stilare le nuove policy di lavoro ibrido, ridefinire la cultura aziendale, identificare nuovi KPI ecc. Altrettanto importante sarà agire in base ai feedback ricevuti, senza limitarsi a un ascolto passivo.
  14. Forza lavoro eterogenea (2). La forza lavoro del futuro sarà sempre più eterogenea. Non solo per una questione generazionale (nel 2023 la Generazione Z entrerà a far parte di un mondo del lavoro sempre più composto da millennials) ma anche per la differenziazione tra lavoratori in presenza, lavoratori ibridi e lavoratori in full remote. Al dipartimento HR toccherà l’arduo compito di motivare e coinvolgere tutti e creare un clima di collaborazione.
  15. Ingresso nel metaverso (2). Nel 2023 le aziende inizieranno a sperimentare l’utilizzo del metaverso anche come ufficio virtuale, uno spazio interamente ridefinibile che accorci le distanze tra i lavoratori che operano da casa e dall’ufficio. A guidare la sperimentazione sarà l’ufficio HR, che dovrà confrontarsi con temi poco noti come la realtà virtuale e quella aumentata.
  16. Retribuzione (2). Vista la forte inflazione, molte aziende rivedranno le politiche retributive. Non solo dando ai dipendenti aumenti più sostanziosi del normale, ma anche inserendo retribuzioni variabili per chi ne era privo e rivedendo il pacchetto di benefit per aiutarli ad affrontare i problemi attuali.


Le fonti in sintesi: 12 articoli sugli HR trend 2023



Accountor

Le previsioni sui trend HR del 2023 pubblicate su Accountor sono frutto di un sondaggio condotto su un pubblico di 176 professionisti HR. Ecco le 5 tendenze HR identificate per il 2023.

  1. Responsibility and sustainable development. La responsabilità sociale delle imprese e lo sviluppo sostenibile saranno fattori ancora più importanti nel 2023.
  2. Remote work. La diffusione del lavoro da remoto aumenterà nei prossimi anni, portando anche a una crescita della produttività, soprattutto nelle PMI.
  3. Independence. Aumenterà la responsabilizzazione degli individui e dei team di lavoro, che avranno una influenza sempre maggiore sui cambiamenti organizzativi e i metodi di lavoro.
  4. Digitalization. La digitalizzazione e automatizzazione accelererà molti processi amministrativi e di routine, liberando tempo che i professionisti HR potranno dedicare ad attività di coaching, employer branding, networking ecc.
  5. Digital platforms. Il sondaggio ha messo in evidenza l’importanza delle piattaforme digitali per la gestione HR, considerate le più importanti fonti di informazione in azienda.

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AIHR

L’Academy to Innovate HR stila ben 11 trend per le risorse umane nel 2023. In alcuni casi si tratta di vecchie tendenze che hanno subito una forte accelerazione, altri sono frutto dei cambiamenti drastici che le aziende hanno adottato di recente.

  1. A focus on total wellbeing. Il primo trend HR 2022 citato da AIHR fa riferimento al benessere dei dipendenti, colpiti duramente dalla pandemia e bisognosi di supporto a tutto tondo: fisicamente, mentalmente ed economicamente. L’articolo sottolinea anche come a essere colpiti siano stati anche e soprattutto i professionisti HR, che dovranno in primis prendersi cura di se stessi per poter essere di supporto agli altri.
  2. Managing workforce ecosystems. Oggi il dipartimento HR non dovrebbe più occuparsi soltanto dei dipendenti assunti, ma anche dei tanti collaboratori, partner, fornitori e stakeholder dell’azienda. Il potenziale su cui lavorare è enorme.
  3. Redefining remote and hybrid work strategies. Nel 2023 il ruolo del dipartimento HR sarà anche quello di continuare a definire nel dettaglio le policy di lavoro ibrido e affrontare nuove tematiche quali:
    • Proximity bias: la tendenza dei manager a favorire chi lavora in presenza
    • La creazione di metriche di performance management adatte al lavoro ibrido
    • La rielaborazioni degli spazi negli uffici e la definizione del nuovo ruolo che dovranno svolgere
  4. The evolving role of the CHRO. Nel 2023, il CHRO potrebbe assumere un ruolo sempre più rilevante nel board aziendale, in particolare guidando l’azienda su temi ambientali, sociali e di corporate governance.
  5. HR enters the metaverse. Nel 2023 un numero ristretto di aziende (multinazionali e startup) inizierà a sperimentare il ricorso al metaverso per la collaborazione e la formazione dei dipendenti. A guidare l’utilizzo, con policy apposite, sarà il team HR, che avrà l’opportunità di modellare un nuovo spazio di lavoro che sia inclusivo e stimolante.
  6. Creating purpose-driven organizations. Per una serie di motivi, tra cui l’esperienza con la pandemia, l’ingresso in azienda della Generazione Z e la diffusione di tendenze quali il quiet quitting, per i dipendenti è sempre più importante che l’azienda per cui lavorano abbia un driver etico e prenda posizioni su temi ambientali e sociali. Sarà il dipartimento HR a dare forma a questi temi.
  7. Inclusion across the employee life cycle. I programmi di Diversity, Inclusion e Belonging avranno sempre maggiore rilevanza e si occuperanno di ogni fase del ciclo di vita del dipendente.
  8. Upskilling leaders and managers. Negli ultimi anni ci sono stati numerosi cambiamenti nelle posizioni di leadership nelle aziende. Nel 2023 il dipartimento HR avrà il compito di costruire programmi di formazione per la leadership che comprendano corsi, coaching, traning on-the-job ecc., allo scopo di sviluppare le soft skill necessarie per la gestione di un team ibrido.
  9. Increased investments in deskless workers. Il nono trend HR del 2023 identificato da AIHR riguarda i dipendenti che lavorano in presenza, penalizzati rispetto ai colleghi che hanno l’opportunità di lavorare da casa con un semplice computer. L’ufficio HR dovrà cercare di “coccolarli” in diversi modi per non rischiare di perderli, per esempio:
    • Con aumenti di stipendio
    • Con aumento dei benefit e della flessibilità
    • Con l’adozione di app HR che possono utilizzare dal loro smartphone
  10. The rise of algorithmic HR. Una quota sempre maggiore di multinazionali utilizzerà algoritmi di IA nei propri processi HR, utilizzandoli per prendere decisioni su assunzioni, promozioni, formazione ecc. Il dipartimento HR avrà il compito di vigilare sul funzionamento di questa tecnologia, per scongiurare il rischio di pregiudizi e malfunzionamenti.
  11. Reshaping workplace learning. Le aziende si concentreranno sulla formazione strategica, ovvero quella strettamente legata al business (sia soft che hard). Inoltre, cambierà anche la modalità di erogazione, con un maggior ricorso al micro learning, micro mentoring e in generale con la tendenza a integrare la formazione nel lavoro di tutti i giorni.

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Avansel

La pandemia ha permesso alle aziende di capire cosa conti veramente per il loro successo: la persona. Attorno a essa si svilupperanno i trend HR 2023.

  1. Bienestar laboral. Il benessere dei lavoratori e la loro motivazione sono decisivi per ottenere risultati di business e il team risorse umane cercherà di tenere entrambi alti.
  2. HR Analytics. Le aziende investiranno in sistemi di HR analytics proprio per conoscere meglio lo stato dei loro dipendenti: la motivazione, l’engagement, la distribuzione dei compiti ecc.
  3. Employee experience. Le aziende cureranno l’esperienza del dipendente fin dal suo primo giorno da candidato, in modo che diventi un brand ambassador.
  4. Desconexión digital. I leader aziendali dovranno essere in grado di insegnare ai propri collaboratori a separare il lavoro dalla vita privata, nonostante il lavoro da remoto tenda ad abbattere questa barriera.
  5. Flexibilidad laboral. Garantire una certa flessibilità, oraria o geografica, permetterà di responsabilizzare i propri dipendenti ed essere più attraenti per i candidati.
  6. Team building. Prendersi cura del personale vuol dire anche assicurarsi che i gruppi di lavoro collaborino in modo affiatato. Le attività di team building serviranno proprio a rafforzare questo legame.

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Connecteam

Isabel de Jong-Fatal identifica alcuni trend HR critici per il 2023, decisivi per le aziende che vogliono costruire una ottima strategia di attrazione e retention dei talenti.

  1. Flexibility is the new normal. Il lavoro ibrido e in full remote sdoganato durante la pandemia non è una moda passeggera. Per attrarre un numero di candidati fino a 7 volte superiore le imprese dovranno continuare a offrire questo genere di flessibilità. Anche molte attività dei professionisti HR – onboarding, colloqui – dovranno essere svolte anche in modalità digitale.
  2. Understanding a New Generation of Workers. I millennial costituiscono una parte sempre maggiore della forza lavoro, che comincia a comprendere anche la Generazione Z. Questi lavoratori hanno esigenze diverse a cui l’ufficio HR dovrà rispondere. Vogliono flessibilità, feedback sul loro lavoro e collaborazione.
  3. The Rising Need for All-In-One Employee Management Apps. Sempre più aziende percepiranno i vantaggi di una app per la gestione dei dipendenti, che ottimizza numerosi processi e favorisce l’esperienza dei dipendenti.
  4. Prioritizing Employee Wellness. Un altro lascito della pandemia è l’attenzione al benessere del dipendente, sia dal punto di vista fisico che mentale. L’ufficio HR e il management dovranno essere bravi a cogliere segnali di malessere nei dipendenti e assicurarsi che abbiano le risorse per risolvere i loro problemi.
  5. Finding and Investing in Employee Talent Internally. Viste le difficoltà sul mercato del lavoro, le aziende puntano sempre di più sul personale interno. Ciò vuol dire che il dipartimento HR deve essere in grado di identificare il potenziale di ogni collaboratore e pianificare la sua carriera. Un valido aiuto può venire da un sistema di mappatura delle competenze e di people analytics.
  6. Offering Record Pay Rises. In risposta all’inflazione, molte aziende (americane, ndr) stanno pianificando aumenti significativi dei salari.
  7. Owning the Employer Brand. Le aziende che investiranno in employer branding vedranno un sensibile calo dei costi di recruiting e un aumento delle candidature. I team HR dovranno imparare a “prendere in gestione” il career site, creare community e costruire strategie avanzate di nurturing dei candidati.
  8. Don’t Neglect the Human Element. Il “lato umano” del lavoro del team Risorse Umane resterà fondamentale, soprattutto con una forza lavoro ibrida e ancora scossa dalla pandemia.

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Draup

Dopo un periodo burrascoso e ricco di cambiamento, il dipartimento HR nel 2023 cercherà di solidificare e migliorare i propri processi. Ecco i trend 2023 per le Risorse Umane identificati da Draup:

  1. Hybrid is here to stay. Il lavoro ibrido è una realtà ormai incontrovertibile, che porta tanti benefici sia ai dipendenti che alle aziende. Queste ultime dovranno costruire le giuste infrastrutture per permettere a questa modalità di lavoro di prosperare.
  2. DE&I to DEI&B. Nel 2023 le imprese dovranno aggiungere alla loro strategia di diversity, equity e inclusion anche il tema del belonging. Sviluppare un forte senso di appartenenza anche nei dipendenti più lontani permetterà loro di lavorare con maggiore passione ed entusiasmo.
  3. Rise in HR Technology. La tecnologia HR si evolverà grazie all’impiego dell’intelligenza artificiale, soprattutto nel recruiting.
  4. Reskilling/Upskilling will shoot up! Con oltre il 50% della forza lavoro globale che avrà bisogno di aggiornare le proprie competenze nei prossimi 5 anni, la formazione giocherà un ruolo fondamentale nel successo di un’azienda.

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Empxtrack

Uno dei protagonisti degli ultimi anni nel settore HR è stato il processo di digitalizzazione. Anche nel 2023 la tecnologia, per lo staff di Empxtrack, sarà alla base dei trend HR più diffusi.

  1. Hybrid Work Model is on the Rise. La diffusione del lavoro ibrido è ormai inarrestabile e proprio la tecnologia HR consentirà ai dipendenti di continuare a sentirsi coinvolti e parte di un team e permetterà ai manager di verificare l’avanzamento delle attività.
  2. AI Powered Data Analytics. Gli strumenti di people analytics si faranno più sofisticati e predittivi grazie al ricorso all’intelligenza artificiale.
  3. Employee Well being is Employer’s Priority. Il benessere fisico e psicologico dei dipendenti è oggi tra le priorità delle aziende. Le iniziative intraprese per ridurre stress e burnout, grazie al supporto della tecnologia e alla raccolta del feedback, diventeranno sempre più personalizzate e mirate sulle esigenze del personale.
  4. Cloud based HR Systems are the Future of Work. La diffusione del lavoro ibrido ha aggiunto un ulteriore motivo per preferire i sistemi in cloud a quelli on-premise. Le aziende che vogliono avere successo faranno bene a digitalizzare i principali processi HR (onboarding, formazione, presenze, paghe, valutazione) con software in cloud, in modo da dare autonomia ai dipendenti e accesso costante ai dati.
  5. People Focused Diverse and Inclusive Work Culture with HR Technology. La tecnologia tornerà utile anche per supportare le aziende nella costruzione di una cultura aziendale inclusiva ed equa.
  6. Recruiting Technologies is Changing the Paradigm. Il recruiting continuerà ad assomigliare sempre più al marketing, con grandi investimenti in employer branding e il ricorso alla tecnologia per agevolare il percorso di candidatura.
  7. Soft Skill Development Will be a Necessity in Coming Years. La maggior parte dei lavori del futuro richiederà competenze soft e sono quindi queste a essere protagoniste dei programmi di formazione e reskilling del 2023. La formazione diventerà un vero fattore competitivo.

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HowNow

I trend HR 2023 stilati da HowNow hanno il merito di basarsi sullo studio di report pubblicati nel 2022. Ecco le tendenze identificate per il 2023.

  1. HR to start listening more (or at least show it is). Le aziende aumenteranno il ricorso a survey per far sentire più partecipi i dipendenti ma, soprattutto, faranno sforzi in più per dimostrare di mettere in pratica quanto viene suggerito.
  2. Performance management to actually be about performance and development in 2023. Complice la pandemia, le discussioni sul performance management negli ultimi due anni hanno riguardato più l’engagement e la produttività. Nel 2023 si farà bene a tornare a parlare di performance e di come eliminare gli ostacoli percepiti dal dipendente.
  3. Finally settling on flexible working arrangements that work for everyone. Il futuro del lavoro è ormai palesemente ibrido e le abitudini lavorative andranno modificate di conseguenza. Un esempio? Le riunioni strategiche dovranno avvenire in modalità ibrida, permettendo ai lavoratori in remoto di partecipare appieno.
  4. A reassessment of the company culture’s role and importance. Il lavoro ibrido e da remoto hanno portato anche a un frequente scollamento tra dipendente e cultura aziendale. Prima di prendere qualsiasi iniziativa su questo problema, però, l’HR farà bene a interpellare i collaboratori per cercare di ridefinire in chiave moderna il concetto di cultura aziendale e il suo ruolo.
  5. Onboarding to finally get itself together (and an end to job description catfishing). Nel 2022, stando a numerosi sondaggi, i percorsi di onboarding di molte aziende si sono rivelati insufficienti per i nuovi assunti. Nel 2023 si lavorerà al loro miglioramento, partendo dalla scrittura di annunci di lavoro più “onesti” fino a percorsi di onboarding personalizzati sul ruolo.
  6. Wellbeing being more than a webinar or week of support. Stress e burnout sono in aumento nelle aziende e il primo passo da compiere per l’ufficio HR è interpellare i dipendenti in modo da offrire un programma di benessere il più completo possibile.
  7. Building skills that can’t be bought or borrowed. Con la contrazione del mercato del lavoro e una recessione in arrivo, nel 2023 si punterà a sviluppare le skill giuste per le persone giuste così da poter fare a meno di nuove assunzioni e freelance.

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Human Resource Webinars

Questo interessante articolo identifica ben 11 trend HR per il 2023, che ogni professionista del settore dovrebbe conoscere e monitorare.

  1. Hybrid work. Gli uffici HR dovranno disegnare una nuova employee experience tarata sul lavoro ibrido, sempre più diffuso.
  2. Workplace Inclusion. Grazie al lavoro da remoto gli organici diventano sempre più diversificati e inclusivi ed è compito del dipartimento HR far sì che tutti si sentano a proprio agio. In particolare, va trovato il giusto equilibrio tra il cambiamento e la naturale resistenza allo stesso di alcuni collaboratori.
  3. Employee Engagement. Un alto coinvolgimento dei dipendenti è ormai considerato necessario per ottenere buone performance. Per questo gli uffici HR cercheranno di continuare a coltivare l’engagement, anche a distanza.
  4. Remote work. Il lavoro da remoto, dopo i picchi del 2020, resterà un fenomeno diffuso che offre tanti vantaggi ai dipendenti. Le aziende dovranno prendere quanto di buono per il business.
  5. HR technology. I professionisti HR continueranno a farsi supportare dalla tecnologia, investendo soprattutto in sistemi basati su intelligenza artificiale.
  6. Employee experience. Nel 2023 si continuerà a curare l’intero ciclo di vita del dipendente in azienda, cercando di affidarsi il più possibile ai dati.
  7. Pay for performance. Le aziende che non hanno un sistema retributivo ancorato alle performance indagheranno questa possibilità.
  8. Benefits innovation. Le aziende innoveranno i loro pacchetti di benefit per riflettere le necessità attuali dei dipendenti.
  9. Compensation innovation. Anche il pacchetto retributivo sarà oggetto di cambiamento.
  10. Career development. Per sviluppare percorsi di carriera più efficaci, le aziende introdurranno programmi di mentorship.
  11. Advanced workplace analytics. I professionisti HR più moderni utilizzeranno sistemi di analytics avanzati e integrati a supporto delle loro decisioni.

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Paycom

Su Paycom, i trend HR identificati per il 2023 sono 4:

  1. Employee Benefits and Well-Being. I programmi di benessere sono sempre più diffusi e sofisticati e dovrebbero essere guidati da survey e dalla giusta tecnologia in modo da intercettare le vere esigenze dei dipendenti.
  2. Skills-Based Hiring. La penuria di candidati e la necessità di skill non molto diffuse nei programmi scolastici sta spingendo molte aziende ad assumere per skill piuttosto che per titoli e certificazioni.
  3. Upskilling and Reskilling. Lo sviluppo di nuove competenze è fondamentale non solo per identificare nuovi leader in azienda, ma anche per rendere più competenti e versatili tutti i dipendenti. È anche un fenomenale veicolo di engagement e retention.
  4. Automation Supports Greater HR Strategy. L’automatizzazione dei processi più ripetitivi e l’introduzione di piattaforme self-service per i dipendenti libera tempo che l’ufficio HR può dedicare ad attività più strategiche.

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Safeguard Global

Per il team di Safeguard Global sono 5 i principali trend HR 2023, ma fanno tutti riferimento a un unico obiettivo per aziende e uffici Risorse Umane: dare la massima priorità al dipendente.

  1. Investing in your current talent. Nel 2023 le aziende investiranno sul loro personale, sia coltivandone il talento tramite programmi di upskilling e reskilling, sia trattenendole con programmi dedicati, che comprendano anche una stay interview regolare.
  2. Rethinking the employee experience. Lo stipendio non è più l’unica leva per la retention. Grande efficacia hanno anche i benefit, che nel 2023 dovranno essere personalizzati su ogni dipendente e curare anche il benessere mentale. Anche l’onboarding dovrà essere curato per rendere migliore l’esperienza del collaboratore in azienda.
  3. Getting creative with worker classification. Le aziende nel 2023 impareranno ad attingere sempre di più alla forza lavoro “non tradizionale”, in particolare la GIG economy, aprendo nuove strade al talento.
  4. Flexibility is key. La flessibilità è ormai la priorità numero uno per dipendenti e candidati. Non si tratta solo di poter scegliere da dove e quando lavorare, ma anche di personalizzare il più possibile l’organizzazione del lavoro sulle esigenze del singolo dipendente.
  5. Automation to support the greater HR strategy. I dipartimenti HR faranno sempre più ricorso all’automazione per ridurre il carico di lavoro legato a task a scarso valore aggiunto e avere maggior tempo da dedicare alle attività strategiche e “umane”.

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SnapComms

Nonostante il rischio nel fare previsioni in un periodo di così grandi incertezze, anche SnapComms ha voluto cimentarsi nelle previsioni per il settore HR del 2023. Ecco 5 trend che ha pronosticato.

  1. Remote Working. Il fenomeno del remote working nel 2023 sarà contrastato da numerosi datori di lavoro che preferiranno forzare la mano su un sistema di lavoro ibrido che salvaguardi la cultura aziendale e l’engagement.
  2. Automation. La digitalizzazione HR ha subito una forte accelerazione negli ultimi due anni e sarà sempre maggiore il ricorso all’automazione, con i conseguenti cambiamenti nel modo di lavorare. Sarà importante portare avanti un vasto programma di upskilling e reskilling.
  3. Clarity and Certainty. Nel 2023, i lavoratori vorranno ricevere certezze dalle loro aziende. Non solo sulla stabilità economica, ma anche sulla reputazione, sulla direzione intrapresa e sulle opportunità di carriera.
  4. Social Responsibility. Prendere posizione e intraprendere iniziative su temi etici e sociali diventerà un vantaggio competitivo per le aziende, dato che fa aumentare di molto l’engagement, la retention e l’attraction del personale.
  5. Globalization. Le aziende attingeranno sempre di più a un mercato del talento internazionale e senza confini. Di conseguenza, andranno riviste anche le strategie di employer branding e comunicazione.

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The Times of India

Il mercato dell’HR Tech è in enorme crescita anche in India ed è una forte influenza sulle previsioni sulle tendenze HR del 2023.

  1. Wearables devices. L’uso di smartwatch e affini sarà promosso dalle aziende non solo per effettuare le timbrature e tracciare la posizione del dipendente, ma anche per raccogliere dati utili per valutarne il benessere.
  2. Metaverse. Il ricorso al metaverso – e quindi alla realtà virtuale e aumentata – servirà a ridurre il gap tra l’ufficio fisico e quello virtuale.
  3. People analytics. Con la diffusione del lavoro ibrido, i People analytics avranno un ruolo sempre più importante nel performance management, nei percorsi di carriera, nelle decisioni sugli aumenti ecc.
  4. Compliance automation. Sempre più attività di compliance potranno essere demandate ai software HR.

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Timely

Gli ultimi due anni hanno dimostrato che le aziende di successo sono quelle in grado di evolvere rapidamente, rispondendo alle difficoltà. Nel 2023 gli uffici HR dovranno continuare a modernizzarsi, seguendo questi trend:

  1. HCM – Human Capital Management. Le aziende adotteranno sistemi completi di gestione HR che permettano ai dipendenti di esprimersi al meglio.
  2. Hybrid Work Model. Le aziende continueranno ad assumere personale in full remote e in modalità ibrida, visti i confortanti dati sulla produttività emersi quest’anno.
  3. Employee Wellness. Molte aziende promuoveranno l’attenzione al benessere fisico e mentale presso i loro dipendenti, anche attraverso eventi dedicati.
  4. Soft Skills Development. I dipartimenti HR promuoveranno lo sviluppo delle soft skill presso il personale, data l’importanza che hanno dimostrato di avere nei contesti di cambiamento.
  5. DEI – Diversity, Equity and Inclusion. La creazione di un contesto inclusivo e diversificato, in cui tutti hanno le stesse opportunità, migliora le performance aziendali. Ecco uno dei motivi per cui le aziende investono sempre più in programmi di diversity, equity e inclusion.
  6. Social Media and Brand Awareness. Le imprese saranno sempre più presenti sui social anche per programmi di brand ed employer branding.
  7. Data Literacy. Saper analizzare e leggere i dati è importante quanto raccoglierli. Nel 2023 si investirà in queste competenze e tecnologie.

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Visier

Visier ha pubblicato un report approfondito sui cambiamenti che avverrano sui posti di lavoro e identificato 3 trend principali per il 2023.

  1. Finding company culture in hybrid work. Le aziende tenteranno di trovare il giusto equilibrio tra i vantaggi delle interazioni in presenza e la preferenza dei dipendenti per il lavoro ibrido o da remoto, ridefinendo così la cultura aziendale.
  2. A fresh balance between employee resignation and employee retention. L’alto tasso di dimissioni proseguirà anche nel 2023, comportando gravi costi per le aziende. Piuttosto che concentrarsi sulla riduzione del turnover dei top performer – anch’essa costosa – meglio fare ogni sforzo per aumentare l’engagement e la retention del personale.
  3. Lack of data insights gets costly. Per ottenere risultati di business migliori le aziende investiranno in people analytics, in modo da poter comprendere l’impatto che le persone hanno sul business e consentire ai manager di prendere decisioni informate.

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