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Quali saranno le tendenze più importanti del settore Risorse Umane nel 2022?
Per rispondere a questa domanda in maniera esaustiva abbiamo effettuato un’analisi delle previsioni più autorevoli sui trend HR del prossimo anno.
Abbiamo infatti passato in rassegna 12 articoli internazionali sui trend HR del 2022 e stilato una classifica di quelli più popolari. Per ogni tendenza, abbiamo indicato tra parentesi quanti articoli l’hanno promossa.
Com’è comprensibile, le iniziative HR del prossimo anno sono profondamente legate alla diffusione del lavoro ibrido.
Anche il maggiore interesse per gli HR Analytics, infatti, riflette la volontà delle direzioni del personale di mantenere il polso della situazione e prendere decisioni informate anche con un organico non più sempre presente in ufficio.
Se vuoi approfondire ulteriormente il tema, prosegui la lettura oltre la classifica: troverai una sintesi delle 12 fonti che abbiamo analizzato.
I 16 principali trend HR per il 2022
- HR Analytics (7). L’analisi dei dati raccolti dai sistemi HR diventerà ancora più importante per le Direzioni del personale. Da un lato servirà a conoscere meglio una forza lavoro non più raccolta in un unico ufficio e dall’altro consentirà di dare un contributo tangibile alle strategie di business.
Per raccogliere e analizzare dati utili bisognerà digitalizzare non solo il processo di recruiting, ma anche le attività di formazione e performance management. Servirà, inoltre, personale con le competenze necessarie per analizzare i dati e trarne le giuste indicazioni. - Lavoro ibrido e da remoto (6). Uno dei trend HR più facili da pronosticare per il 2022, il lavoro ibrido è una realtà destinata a proseguire una volta conclusa la pandemia. Anche perché comporta vantaggi sia per l’azienda – con un abbattimento dei costi per gli uffici – che per i collaboratori.
Le imprese che non applicheranno politiche di flessibilità per i propri dipendenti, sia a livello di spazio di lavoro che di tempo, perderanno competitività sul mercato dei talenti e vedranno aumentare il turnover.
Anche l’ufficio HR dovrà abituarsi a lavorare da remoto, facendosi supportare delle giuste tecnologie. - Upskilling & Reskilling (6). In un mercato del lavoro complesso come l’attuale, le aziende dovranno puntare forte sull’aggiornamento delle competenze interne, sia per favorire la mobilità interna e ridurre i costi di ricerca e selezione, sia per riqualificare il personale di settori o aree in crisi o ad alta automazione.
Particolare attenzione dovrà essere data allo sviluppo delle soft skill, alcune delle quali sono diventate così importanti da essere ribattezzate “power skill”. Bisognerà agire in anticipo, identificando le competenze destinate a diventare obsolete nel giro di 5 anni. - IA & Machine Learning (6). La lenta diffusione dell’intelligenza artificiale presso gli uffici HR delle aziende continuerà nel 2022. Verrà utilizzata soprattutto nel recruiting e per automatizzare le attività più ripetitive, liberando tempo per quelle più strategiche. I risultati degli algoritmi dovranno però essere ancora sottoposti a controlli, vista la tendenza di alcuni a replicare pregiudizi umani.
- Employee Experience ed Engagement (5). La pandemia ha dato modo alla direzione del personale e al management di affacciarsi sulla vita privata dei dipendenti e di comprendere come supportarli in ogni aspetto porti vantaggi anche all’azienda.
Nel 2022 i programmi di engagement dei dipendenti prenderanno nuovo vigore, anche perché dovranno rispondere alla sfida di coinvolgere personale sparso nel territorio. Sarà importante partire dalla creazione di una cultura aziendale, che non dovrà rimanere un concetto astratto ma trovare applicazione concreta nella vita lavorativa di tutti i giorni. - Crescita degli investimenti in HR Tech (4). Prosegue la digitalizzazione dei dipartimenti HR, che punteranno su piattaforme integrate e software di comunicazione per mantenere coesa l’azienda. Aumenterà l’attenzione per strumenti come il timesheet, che consente di rendicontare le attività dei dipendenti e comprendere la redditività di progetti e commesse, e per le app mobile, utili ai collaboratori per gestire ogni aspetto che li riguarda ovunque si trovino.
- Arriva la Generazione Z (4). Nei prossimi anni la Generazione Z diventerà una parte rilevante dell’organico aziendale. Le imprese dovranno da un lato capire quali sono le sue priorità (tra le più note, l’attenzione per sostenibilità e flessibilità e il desiderio di ricevere feedback costanti), dall’altro riuscire a gestire una forza lavoro multigenerazionale, cercando di mettere in risalto le cose che accomunano le diverse generazioni e minimizzare quelle che le dividono.
- Mobilità interna (3). Complici i tagli alle attività di ricerca e selezione, le aziende faranno un maggior uso della mobilità interna per coprire le posizioni vacanti. Questa decisione mette in moto diversi processi. Occorrono infatti sia un sistema di performance management e una mappatura delle skill per identificare le persone giuste per ogni ruolo sia un piano di formazione per sviluppare le competenze che mancano in azienda.
- Diversity & Inclusion (3). Sulla scia delle proteste degli scorsi anni come Black Lives Matter e MeToo, continua l’impegno delle aziende nel creare ambienti di lavoro più inclusivi e improntati sulla diversity. Queste iniziative, che dovranno essere portate avanti non solo dagli uffici HR ma a tutti i livelli, hanno ottimi effetti sulla capacità di attrarre talenti e migliorare le performance.
Numerose ricerche, inoltre, confermano che le aziende che attuano efficaci politiche d’inclusione sono quelle che ottengono i risultati finanziari migliori. - GIG economy (3). Tra i trend HR del 2022 c’è anche la prevedibile crescita della GIG economy, che con la sua flessibilità incarna bene le esigenze di questi tempi. A spingerla è sia la maggiore flessibilità ricercata dai lavoratori sia l’incertezza delle aziende che preferiscono rivolgersi a professionisti esterni invece di assumere.
Tra i lavoratori indipendenti iniziano a figurare anche profili manageriali e iperspecializzati. - Cambiano le priorità sui benefit (3) Diversi articoli, analizzando i principali trend HR per il 2022, si soffermano sui benefit. Le aziende, che per tanti anni si erano concentrate sul rendere l’ufficio un posto di lavoro più piacevole mettendo a disposizione tavoli da ping-pong, poltrone e pasti gratuiti, nel 2022 dovranno invece rispondere alle richieste di maggiore flessibilità da parte dei dipendenti, proponendo benefit innovativi come le ferie illimitate.
Dopo un paio di anni di reclusione, inoltre, i collaboratori apprezzeranno maggiormente esperienze di team building dal vivo rispetto a doni materiali. - Benessere del dipendente (3). Gli effetti della pandemia sul benessere fisico e mentale dei dipendenti sono stati forti. Tra le urgenze del 2022 per il dipartimento HR c’è quindi anche quella di realizzare programmi di benessere che tutelino la salute fisica e soprattutto mentale del personale.
Importante, anche, che gli uffici HR siano in grado di cogliere per tempo i segnali di forte stress ed esaurimento. - Continuare a coltivare il lato umano (2). Il dipartimento HR del futuro continuerà a mettere al centro le persone. Il tempo liberato dalle attività ripetitive grazie al supporto della tecnologia servirà proprio a coltivare meglio le relazioni e diffondere la cultura aziendale.
- Change Management (2). I tanti cambiamenti attraversati dal mondo del lavoro – con impatti anche sui diritti dei lavoratori – richiedono una risposta adeguata da aziende e direzioni del personale. Per questo tra i trend HR del 2022 c’è anche il rinnovato interesse per la costruzione di strategie di change management e l’acquisizione di competenze di organisational design.
- Revisione policy (2). Serviranno nuove policy per far fronte ai cambiamenti, tenendo sempre conto delle normative nazionali e regionali. Non solo policy sulle vaccinazioni e sulle quarantene, ma anche sulle retribuzioni. Con la diffusione del lavoro a distanza, infatti, non è detto che adeguare gli stipendi al contesto geografico sia ancora la strada più sensata.
- Retention (2). Visto l’incredibile fenomeno della Great Resignation, che ha portato milioni di lavoratori degli Stati Uniti a dare le dimissioni nel giro di pochi mesi, non stupisce che una delle priorità per gli HR nel 2022 sarà comprendere le aspirazioni del personale per poterle soddisfare. In particolare, si punterà molto su un sistema di bonus legati ai risultati.
Un esempio di dashboard utile per analizzare il lavoro di ricerca e selezione. Tratto da Altamira Recruiting.
Le fonti in sintesi: 12 articoli sugli HR trend 2022
- Cisso Bean & Dutch
- Connecteam
- Corporate Essentials
- Hownow
- HRM
- Lever
- NewsDay
- Quick Scout
- StarMeUp
- The HR Digest
- Vexxit
- Workhuman
Cisso Bean & Dutch
Per questa boutique di consulenza HR, conoscere le tendenze HR per il 2022 serve ad arrivare preparati ai cambiamenti che colpiranno il mondo del lavoro, e in particolare:
- Automation will continue to pick up speed across all industries – including HR. Un gran numero di lavori saranno affidati a macchine e algoritmi, compresi alcuni processi HR. Il lavoro di reskilling della forza lavoro diventerà quindi cruciale.
- The gig economy will continue to grow. Il mercato della GIG economy continua a crescere, a testimonianza del fatto che la flessibilità è uno dei “beni” più ricercati dai lavoratori.
- Flexible work arrangements are becoming more common. I datori di lavoro dovrebbero mettere a punto politiche di lavoro flessibile – sia a livello di tempo che di spazio di lavoro – in grado di mantenere competitiva la propria azienda.
- Workers’ rights continue to be redefined as technology changes the nature of work. I cambiamenti nelle modalità di lavoro – a partire dalla diffusione del lavoro ibrido – implicano anche cambi nei diritti dei lavoratori. Gli uffici HR devono restare al passo con questi cambiamenti per scongiurare possibili guai legali.
- More companies are going to offer unlimited vacation time for their employees. Alcune aziende offrono ferie illimitate ai propri dipendenti e in futuro questa tendenza potrebbe espandersi. Responsabilizzare in questo modo il personale porta a numerosi vantaggi.
Connecteam
Pandemia e sviluppo tecnologico hanno accelerato il ritmo del cambiamento in tanti settori. Discorso valido anche per il settore HR: restare indietro su questi 9 trend HR potrebbe diventare un problema per le aziende.
- Hybrid and Remote Workers. Il lavoro ibrido resterà anche nei prossimi anni e l’ufficio HR dovrà abituarsi a svolgere determinati processi (colloqui, valutazioni, onboarding ecc.) da remoto. L’utilizzo di piattaforme in cloud sarà fondamentale.
- Understanding a New Generation of Workers. L’arrivo della Generazione Z nel mondo del lavoro metterà l’ufficio HR di fronte a dipendenti con nuove priorità, a partire dalla flessibilità oraria. Le nuove generazioni desiderano anche un confronto costante con i manager e un feedback frequente.
- The Rising Need For All-In-One Employee Management Apps. Complice il lavoro ibrido, diventerà sempre più importante fornire ai dipendenti una app su cui gestire tutti i processi HR che li riguardano. Anche in Altamira HRM stiamo lavorando per questo, con la nostra app nativa che nel corso del 2021 si arricchirà di tantissime feature.
- AI Assistance with Recruitment. Nelle grandi aziende l’intelligenza artificiale entrerà in diversi processi di recruiting, come lo screening dei candidati, anche se ci sarà bisogno di monitorarla per evitare che commetta errori per pregiudizi ereditati dal set di dati su cui è stata “allenata”.
- Prioritizing Employee Wellness. La pandemia ha posto l’accento non solo sulla salute fisica dei dipendenti, ma anche su quella mentale. L’ufficio HR dovrà essere in grado di individuare segnali di stress ed esaurimento e dare i giusti strumenti di protezione ai dipendenti.
- The Challenge of Cybersecurity. Visto l’aumento di dipendenti che accedono ai servizi aziendali da dispositivi personali, sono aumentati anche i rischi di esporre l’azienda ad attacchi informatici. Vale anche per il personale HR che accede alle piattaforme di gestione delle risorse umane, che ospitano moltissimi dati personali e sensibili di dipendenti e candidati.
- Finding Talent Internally. Il mercato del lavoro è diventato ancora più complesso. Per questo nel 2022 le aziende cercheranno di prediligere la mobilità interna alle assunzioni esterne. Il dipartimento HR dovrà quindi ideare nuovi processi per valutare le skill del personale interno e la predisposizione a coprire altri ruoli.
- An End to Location-Based Pay. Il classico modello retributivo per cui il salario dipende anche dalla posizione geografica della sede è destinato a cambiare per via del lavoro ibrido e da remoto. L’ufficio HR avrà il compito di stilare nuove policy.
- Don’t Neglect the Human Element. Anche se il contributo della tecnologia nel settore HR è crescente, al cuore resta sempre l’elemento umano.
Corporate Essentials
Nel 2022, gli uffici HR dovranno continuare a perseguire la costruzione di una cultura aziendale inclusiva e attraente, nonostante tutte le difficoltà emerse in questo biennio. Di seguito i trend HR identificati da Judson Kleinman per l’anno prossimo.
- COVID-19 and public health. Le aziende dovranno stilare policy legate alle vaccinazioni, al Green Pass ma non solo. Dovranno anche prevedere procedure da adottare quando un lavoratore risulta positivo o presenta effetti sul lungo termine. Sempre tenendo conto della mutevole normativa nazionale e regionale.
- Tools and time. L’aumento dello staff che lavora da remoto o in modalità ibrida renderà necessaria l’introduzione di strumenti in cloud per collaborare e gestire i processi HR. I manager potrebbero essere interessati anche a sistemi timesheet per tracciare il tempo che lo staff dedica alle diverse attività.
- Gig Economy. Le incertezze hanno spinto le aziende a fare sempre più affidamento sui lavoratori indipendenti, che comportano un investimento finanziario più flessibile e si allineano bene con il passaggio verso il lavoro ibrido. La novità degli ultimi anni è che anche figure di alto profilo e di leadership stanno diventando GIG worker.
- Upskilling and Reskilling. Proseguono e aumentano gli investimenti sullo sviluppo delle competenze dell’organico aziendale.
- Understanding the Millennial and Gen Z Population. Per attrarre le nuove generazioni di lavoratori occorrono vere e proprie strategie che promuovano il ricorso alla tecnologia, la flessibilità e la meritocrazia.
- The Era of Corporate Social Responsibility and Employee Buy-In. Le aziende dovranno prendere maggiore posizione sui temi sociali e ambientali e consentire ai dipendenti di dire la loro per migliorare policy e procedure. In cambio otterranno un ambiente di lavoro più ricco e maggiore capacità di attrarre talenti.
Hownow
Gary Stringer stila una lista di 5 trend HR per il 2022, che considera la risposta del dipartimento Risorse Umane ai cambiamenti causati dai fatti del 2020 e 2021.
- Rising internal mobility and a shift in the hiring process. Complice un diffuso taglio ai budget degli uffici HR, molte aziende punteranno forte sulla mobilità interna per ridurre i costi di ricerca e selezione e aumentare la retention dei dipendenti. È infatti dimostrato da numerosi studi che una forte mobilità riduce il tasso di turnover.
- Managing multi-generational workforces. Nel 2022 potremmo ritrovarci con 5 diverse generazioni di colleghi. Se gli HR non si dicono preoccupati per la gestione di una forza lavoro così eterogenea – l’importante è concentrarsi sulle similarità invece che sulle differenze – maggiori dubbi sorgono sulla capacità dei leader di relazionarsi con ciascuna di queste.
- Aligning with business goals to drive impact. Per ottenere un ruolo più rilevante nelle strategie aziendali l’ufficio HR deve fornire dati e informazioni utili per il business. Fondamentale in questo senso sia un sistema di HR analytics che qualcuno con le competenze necessarie per individuare trend e anomalie.
- Diversity and inclusion initiatives. Quella che era stata una priorità nel 2021 si confermerà anche nel 2022. L’importante è che le attività di inclusione vengano svolte a tutti i livelli in azienda e non solo dall’ufficio HR.
- The revamping of employee perks and benefits. La crescita del lavoro ibrido ha cambiato le priorità dei dipendenti in quanto a benefit. Il tavolo da ping pong e i massaggi in ufficio sono sempre meno importanti, mentre cresce l’attenzione per quei benefit che aiutano a mantenere un buon rapporto tra lavoro e vita.
HRM
Sul blog di HRM Sophie Deutsch commenta i risultati di uno studio condotto da Gartner, individuando 5 trend critici per il 2022 nel settore Risorse Umane.
- Building critical skills. Il ruolo dell’upskilling nel 2022 sarà centrale. Andranno identificate sia le nuove skill – tipicamente digitali – su cui investire sia quelle che diventeranno obsolete nel giro di 5 anni, che spesso hanno a che fare con task ripetitivi, destinati a essere affidati alle macchine.
- Organisational design and change management. Con la mole di inevitabili cambiamenti in arrivo nei prossimi anni, occorre sviluppare strategie di change management per ridurre lo stress dei dipendenti e favorire il successo dei nuovi processi.
- Current and future leadership. Nel 2022 molte aziende si occuperanno di coltivare nuovi leader, prediligendo persone con forte empatia per supportare i dipendenti in periodi complessi come l’attuale. Altri dipendenti saranno inoltre contenti di assumere il ruolo di mentore o coach in maniera sporadica e informale.
- Future of work plans. Pianificare per il futuro, prendendo in considerazione diversi scenari, sarà una delle priorità HR del 2022. I piani costruiti dovranno quindi essere sufficientemente flessibili da adattarsi a cambiamenti interni ed esterni.
- Diversity, equity and inclusion. Le strategie di DEI diventeranno un fattore competitivo per attrarre talenti e migliorare le performance.
Lever
Nelle sue previsioni per il 2022, Matthew Bushery si sofferma in particolare sui processi di talent management. La forte concorrenza sul mercato del lavoro, infatti, spingerà le aziende ad affinare le strategie e investire in tecnologia.
- The (continual) rise of data-driven recruiting. Gli HR analytics supporteranno il reparto di recruiting sia nel breve periodo che nella strategia di lungo termine, così da avere una pipeline di talenti sempre ricca e fresca.
- The increasing importance of automated nurturing. Curare le relazioni con il database di candidati grazie a sistemi automatici di nurturing consentirà alle imprese di mantenere l’interesse dei candidati nel tempo.
- The (growing) need to prioritize internal mobility. La mobilità interna verrà sfruttata con più attenzione dalle aziende, che dovranno incentivare la formazione proponendo percorsi interni o finanziando il conseguimento di certificazioni esterne.
- A renewed focus on employee engagement. Nel 2022, le politiche di engagement dei dipendenti si concentreranno meno sul rendere l’ufficio un posto di lavoro divertente e più sull’assicurarsi che i dipendenti siano a loro agio a lavorare da ovunque.
- An effort to improve workers’ well-being. Il benessere dei dipendenti è stato messo a dura prova dalla pandemia ed è quindi normale che le aziende investiranno per migliorare le proprie politiche e iniziative in tal senso, dando particolare rilevanza all’aspetto mentale.
NewsDay
Per sopravvivere nel 2022, l’ufficio HR dovrà andare incontro a diversi cambiamenti, rivedendo le proprie priorità. Ecco 8 trend HR su cui dovrà concentrare il proprio lavoro.
- The hybrid workplace. La modalità di lavoro ibrido diventerà preponderante nel 2022.
- The rise of digital communication tools. Proprio per via del lavoro da remoto, tante aziende si doteranno di strumenti di comunicazione digitale per consentire una facile collaborazione tra colleghi.
- New breed of talent being introduced, generation Z. Le aziende dovranno integrare nel proprio organico una nuova generazione di lavoratori, paradossalmente più a suo agio nella nuova modalità di lavoro ibrido delle precedenti.
- Virtual learning. La formazione digitale ha ricevuto una forte spinta dalla pandemia. Non solo, oggi è facile trovare servizi di coaching e consulenze a distanza. Le aziende dovranno trarne vantaggio per sviluppare le skill dei loro collaboratori.
- AI on the rise. L’utilizzo dell’intelligenza artificiale per automatizzare i processi più ripetitivi libererà tempo che i professionisti HR potranno dedicare ad attività a maggior valore aggiunto.
- HR analytics and dashboard needed more than ever. Le aziende metteranno finalmente a frutto la grande quantità di dati disponibile nei loro sistemi HR.
- Increasing efficiency. Per ottenere i massimi risultati le aziende dovranno bilanciare le capacità umane di gestione delle Risorse Umane con l’efficienza data dal ricorso alla tecnologia.
- HR becoming more human. L’utilizzo diffuso della tecnologia nel settore HR consentirà agli addetti di essere più umani, concentrandosi su attività a valore aggiunto come quelle relazionali e strategiche.
Quick Scout
Quali sono i cambiamenti in atto più importanti nel settore Risorse Umane? Secondo lo staff di Quick Scout, si possono riassumere in 4 trend HR per il 2022.
- AI is here to stay. L’adozione dell’intelligenza artificiale nei dipartimenti HR è ancora bassa, nonostante i benefici che comporta. Nel 2022 nuove aziende investiranno in quest’ambito.
- HR tech investment & innovation is increasing. Non solo IA. Un numero crescente di imprese si doterà di soluzioni digitali per la gestione delle risorse umane, più o meno innovative.
- The employee experience (EX) continues to evolve. Creare una employee experience positiva per i propri dipendenti porta – è ormai dimostrato da tanti studi – tanti benefici come maggiore engagement, aumento della produttività e riduzione del turnover.
- Virtual work is the new normal. Che si tratti di full-remote o lavoro ibrido, il lavoro virtuale è e resterà realtà per tantissimi lavoratori, che dovranno assicurarsi di disporre della giusta strumentazione a casa (l’azienda dovrebbe supportarli).
StarMeUp
Sul blog di StarMeUp si sottolinea come l’unico modo per tenere il passo dei cambiamenti repentini nel settore HR sia quello di lasciarsi guidare dalla cultura aziendale ed essere pronti ad abbattere ogni barriera sul posto di lavoro. Ecco le 4 tendenze HR identificate per il 2022.
- Attract and Retain Top Talent. Attrarre e trattenere i top performer è sempre stata una priorità, ma è ancora più cruciale in questo periodo in cui tanti lavoratori si dimettono perché insoddisfatti dell’equilibrio vita/lavoro. La prima cosa da fare per un’azienda è capire quali sono i desideri e le aspirazioni del suo target di lavoratori.
- Get Your Culture Right, And All Your Initiatives for 2022 Are Likely to Be Successful. Le aziende dovranno concentrarsi sulla creazione di una cultura aziendale forte e coerente. Non basta promuovere i giusti valori: questi vanno messi in pratica tutti i giorni in tutti i processi aziendali.
- Make the Invisible Visible. Nel 2022, gli uffici HR dovrebbero dotarsi della giusta tecnologia per fare emergere dati e statistiche altrimenti difficili da percepire, soprattutto ora che la forza lavoro non è tutta in ufficio. In particolare, saranno utili sistemi di collaborazione a distanza e performance management.
- Prevent Attrition and Turnover. I lavoratori non hanno mai avuto così tante opportunità tra cui scegliere. Una buona strategia di retention diventa quindi cruciale. Ancora una volta, dovrà essere costruita attorno alla cultura aziendale.
The HR Digest
Nell’analizzare i più probabili trend HR per il 2022, Jane Harper si concentra in particolare sul ruolo della tecnologia e soprattutto sulla sua capacità di analizzare dati.
- AI & Machine Learning. L’intelligenza artificiale, con la sua capacità di lavorare su enormi moli di dati, sarà utile per migliorare i processi di recruiting anche in aziende molto arretrate e per liberare tempo per i dipendenti da dedicare ad attività a maggior valore aggiunto.
- Upskilling. Gli investimenti sulla formazione della forza lavoro e sull’aggiornamento delle competenze faranno la differenza per il successo delle aziende.
- People Analytics. Le piattaforme HR moderne consentono alle direzioni del personale di comporre statistiche avanzate per comprendere meglio la forza lavoro e prendere le giuste decisioni. La tecnologia da sola, però, non basta.
- Employee experience. La pandemia ha dato a molti manager la possibilità di conoscere più a fondo la vita privata dei dipendenti e comprendere come supportarli in tutto – non solo quando sono in ufficio – possa portare a un aumento delle performance e della retention.
- Remote work. L’interesse per il lavoro flessibile e da remoto è precedente alla pandemia, ma dal 2022 le aziende dovranno trovare il modo di supportare questa modalità se vorranno rimanere competitive sul mercato del lavoro.
- Power skills. Le soft skill sono diventate così importanti da essere ridefinite “power skill”. Questo set di competenze trasversali cruciali – come il problem solving e la capacità di imparare – dovranno essere coltivate sul posto di lavoro anche grazie a corsi di formazione.
Vexxit
Lo staff di Vexxit ha fatto le sue previsioni sui trend HR per il 2022, considerato un altro anno di transizione dopo gli sconvolgimenti del 2020. Ecco i trend identificati.
- Employee Engagement. Nonostante l’attenzione data a questo tema negli ultimi anni, la maggior parte dei dipendenti continua a sentirsi poco coinvolta nelle sorti aziendali. Per questo nel 2022 si continuerà a investire su programmi di formazione, coaching, benessere, team building ecc.
- Employee Wellness Programs. Creare un ambiente di lavoro salutare sia per il corpo che per la mente sarà un trend HR anche nel 2022.
- Diversity, Equity & Inclusion (DEI). Per crescere come individui e professionisti bisogna circondarsi di persone con storie, mentalità e prospettive differenti. Le aziende che attuano efficaci politiche d’inclusione sono quelle con i risultati finanziari migliori.
- Reskilling & Upskilling Employees. Piuttosto che condurre costosi processi di ricerca e selezione, nel 2022 converrà investire nelle competenze dell’organico in forza, sviluppandole ulteriormente o riqualificandole in vista di nuove mansioni e nuovi strumenti di lavoro.
- Recognition & Rewards to Boost Morale & Retention. L’82% dei dipendenti sente che il proprio contributo non è riconosciuto dal proprio superiore. Nel 2022 si dovrà investire in piani di incentivazione e premi di risultato per tenere alto il morale e aumentare la retention.
- More Data-Driven Recruitment. Gli HR analytics forniscono statistiche interessanti come il tasso di turnover, quello di accettazione delle offerte di lavoro e quello sull’assenteismo. Dati e KPI saranno sempre più usati anche nei processi di recruiting.
- Automation, Artificial Intelligence (AI) & Virtual Reality (VR). Una alta percentuale di grandi aziende ha introdotto automazioni e algoritmi di intelligenza artificiale nei propri processi di recruiting. La realtà virtuale, invece, sarà adoperata soprattutto nell’onboarding e nella formazione.
- The Hybrid Workplace & the Gig Economy. Il lavoro ibrido è qui per restare, dato che comporta diversi benefici per dipendenti e aziende. Anche la GIG economy non smette di crescere, con la flessibilità che è un valore sempre più inseguito.
Workhuman
Sarah Morgan riflette sul fatto che la “normalità” del 2019 non tornerà più. Gli avvenimenti del 2020 e 2021 hanno infatti profondamente cambiato le persone, non più disposte a certi sacrifici per il lavoro. Ecco i 3 trend HR che identifica per il 2022.
- PPIs > KPIs. I KPI tradizionali vanno rivisti, superando quelli legati alla vita in ufficio con nuovi che permettano di identificare i comportamenti di successo.
- Experience > Swag. Dopo mesi e mesi di confinamento, siamo tutti ansiosi di provare nuove esperienze. Piuttosto che regalare gadget ai dipendenti, le aziende tenderanno a proporre esperienze nuove. Tra escape room, degustazioni e lezioni di bricolage, le opportunità non mancano.
- Gauntlet > Multi-Round Interviewing. Il mercato del lavoro è molto affollato e ridurre i tempi di selezione potrebbe diventare una priorità nel 2022. Le aziende potranno provare a strutturare eventi di recruiting della durata di 1-2 giorni nei quali i candidati devono superare una serie di colloqui. Quelli che ottengono ottime performance in tutti gli step vengono assunti, gli altri ricevono un piccolo contributo per il tempo dedicato all’azienda.
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